Quale fornitore per fare dropshipping?
Se hai scelto di avviare il tuo business facendo dropshipping, dopo aver letto questa nostra guida introduttiva che ti spiega cosa ti serve per vendere online in dropshipping o affiliate, sarai arrivato al punto di dover trovare il tuo fornitore.
Vuoi partire senza partita iva, vendendo online? Il nostro consiglio è di evitare. Principalmente perché così stai andando contro una normativa italiana (si chiama evasione fiscale) ma… anche decidendo, tu, di rischiare prova ad immaginare come ti vedrà il tuo fornitore quando ti presenterai da lui dicendogli
ti garantisco che se mi dai accesso ai tuoi servizi, anche se non ho partita iva, ti garantisco che farò 5/10/100K al mese e di questi, almeno la metà, saranno tuoi!
Hai tutto ciò che ti serve per iniziare? Ottimo!
Quale fornitore contattare per il dropshipping?
Non esiste un fornitore, non esiste un evita questo o quello. Conosciamo aziende che vendono in dropshipping, e che riescono a generare volumi di fatturato di tutto rispetto (il fatturato è diverso dal guadagno o dall’utile, sia chiaro!).
Potresti scegliere Aliexpress come fornitore (imbattibile per i prezzi, sicuramente, ma bisogna stare attenti con il fattore qualità, resi, tempi di consegna ecc (che non significa “da evitare come la peste” ma devi essere molto preparato anche per quanto riguarda aspetti attinenti l’importazione di prodotti e la certificazione e marchiatura CE), potresti scegliere Amazon come fornitore, aziende presenti su Ebay o altre realtà esistenti a livello nazionale…
Esistono anche tantissime altre aziende che si offrono quali “intermediari” e “fornitori” per drpshipping: yakkyofy, bigbuy (a parer nostro questo è davvero il top del top insieme ad Aliexpress e pochi altri, per quest’ultimo. Aliexpress per il Dropshipping, se riesci a gestire tutti i lati “delicati” di un fornitore extra UE e quindi importazione ecc ecc).
Paragrafo aggiornato il 16-10-2022
Differenze tra fornitori di dropshipping
Le differenze principali, tra un fornitore e l’altro, riguardano principalmente questi aspetti:
- ti obbligano a vendere tramite il loro canale o meno;
- prezzi più o meno competitivi;
- magazzino con prodotti sempre aggiornati e non prodotti scadenti o vecchi e ormai obsoleti (diffida, ad esempio, da chi ha un magazzino molto limitato a meno che tu non stia cercando un fornitore di prodotti di una determinata categoria e tipologia);
- possibilità di spedire affidandoti a più corrieri (in alcune zone di Italia è risaputo che un corriere è più presente di altri ed alcuni sono proprio da evitare);
- possibilità di spedire “a tuo nome” senza che appaia il nome del fornitore;
- quantità minima di acquisto (dovrai acquistare una quantità minima ad ogni ordine che farai da loro);
Quanto costa un fornitore per dropshipping?
Non sono gratuiti, anche se alcuni di questi nei loro piani riportano la voce “pacchetto gratuito”. Ma anche per quest’ultimo ci sentiamo di sconsigliarteli.
I pacchetti gratuiti hanno molto “lati negativi” e, sesso, non facilitano il lavoro del dropshipper, anzi!
Il resto dei pacchetti, che offre accesso ai servizi come regolamentati dal fornitore, varia da qualche decina di euro fino a qualche centinaia (sempre al mese) per i pacchetti Premium o Ultimate/Enterprise.
Ogni pacchetti si differenzia su ciò che offrono, qui sta a te scegliere, saper scegliere, sulla base di ciò che vuoi fare tu.
Come contattare il fornitore?
Se lo contatterai telefonicamente o lo incontrerai di persona, preparati al dialogo con aziende che fatturano milioni di euro l’anno (o comunque aziende che conoscono il mercato, non sono certo nati ieri). La domanda “quale è il tuo volume d’affari che ipotizzi di raggiungere a fine anno o mensilmente” sarà quasi assicurata. Alcuni ti chiederanno anche garanzie… e non potrai certi rispondere con un “ah, ma stai tranquillo… sto seguendo questa Academy, questa guida che mi hanno regalato e c’è scritto che loro mi garantiscono 50.000 euro al mese di vendite se seguo loro”.
Preferisci accedere ad uno dei tanti servizi offerti da fornitori “online”? Alcuni ti chiederanno solo di pagare la quota mensile, altri potrebbero chiederti più informazioni (altri potrebbero anche chiederti info sulla tua azienda come ad esempio “da quando è attiva ecc ecc” – da qui, ripetiamo: la partita iva è fondamentale).
L’errore da non fare
Se scegli di sfruttare una piattaforma online “già pronta” per creare il tuo canale di vendita, assicurati che questa ti agevolerà il lavoro di inserimento ed aggiornamento dei tuoi prodotti. Non fare l’errore di scegliere il tuo fornitore sulla base di ciò che la piattaforma ti offre, chiuderesti dopo un mese andando bene.
Una volta che avrai scelto il tuo fornitore, sulla base di ciò che ti offre, scegli la tua piattaforma o sviluppa il tuo e-commerce personalizzato che ospiterai sul tuo spazio web e dominio.