Informativa privacy controllo Green Pass
18-12-2022 14:52 Informatica e telecomunicazioni

Informativa privacy controllo Green Pass

Il GDPR è il regolamento europeo, in attuazione da ormai diversi anni, che impatta e riguarda il trattamento dei dati personali e quelli così definiti particolari (gli ex dati sensibili della precedente normativa) di ogni persona residente nello spazio Economico Europeo.

Dalla esplosione della pandemia da Covid-19 sono nati molti interrogativi sul chi può effettuare controlli e chi non ha titolo, in alcuni casi si è arrivati anche a sentire e leggere vere e proprie assurdità dove alcuni, anche autorità, venivano accusate di non aver alcun titolo per farlo.

Obblighi dal 01/02/2022

Dal primo febbraio, come disposto dalle ultime disposizioni nazionali atte al contenimento della diffusione della pandemia da Covid-19, oltre le ordinanze del Ministero della Salute con le quali si applicano nuove misure sulle zone colorate (bianca, gialla, arancione e rossa, molte attività dovranno provvedere al controllo del green pass da effettuarsi sulla clientela che accederà al locale dell’attività commerciale.

Faq del Governo hanno già delineato quelli che saranno i comportamenti da seguire.

Per alcuni esercizi commerciali non ci sarà alcun obbligo di verifica del green pass, il cliente potrà acquistare qualsiasi tipo di prodotto offerto dall’esercente anche se non destinato a soddisfare un’esigenza essenziale e primaria (in un alimentare, ad esempio, potrà essere acquistato anche lo smalto glitterato per unghie all’ultima moda senza incorrere in sanzioni o richiami del tipo “questo non può essere venduto, lo deve rimettere dove era” e senza trovare aree delimitate da “divieto di accesso”). L’unico controllo che dovranno effettuare gli esercenti, sarà quello di verificare che le persone prive di green pass base non consumino alimenti e bevande all’interno del locale.

Per altri esercizi commerciali, quelli che non soddisfano esigenze alimentari e primarie, mediche e alimentari (tabacchini, banche, parrucchieri ecc), ci sarà l’obbligo di verifica del green pass ma con la spiegazione, rilasciata dal Governo, che il controllo potrà essere effettuato a campione e non ad ogni singola persona e, inoltre, anche una volta che la persona sarà già all’interno del locale, successivamente al loro ingresso.

Cosa fare per il controllo?

Il controllo, ai sensi della regolamentazione sul trattamento dei dati personali, il cliente dovrà essere informato su quelli che sono i suoi diritti e, non meno importante, per quali motivi si effettua quel trattamento e controllo.

La verifica del green pass, infatti,  richiede anche di assicurarsi che quanto mostrato su carta o nello smartphone (il green pass) sia associato alla persona che lo mostra: tale controllo non può che essere effettuato verificando la corrispondenza dei dati personali con quelli nel documento di riconoscimento della persona.

Sarà necessario, dunque, offrire al cliente tutte le informazioni necessarie su quella che sarà l’informativa privacy legata a tale trattamento.

Informativa privacy controllo green pass

L’informativa potrà essere molto semplice, non saranno necessari fogli su fogli e potrà anche essere offerta in forma digitale (il classico “i dati saranno trattati secondo l’informativa che trovi alla pagina….”)

Nel documento sarà necessario indicare questi dati:

  1. Titolare del trattamento;
  2. Categoria dei dati trattati;
  3. Finalità del trattamento e basi giuridiche applicate al trattamento;
  4. Destinatari dei dati;
  5. Periodo di conservazione dei dati;
  6. Trasferimento dei dati Extra SEE;
  7. I diritti dell’interessato;
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