Carta di identità elettronica e privacy: a rischio?
Sono ormai anni che la carta di identità elettronica ha iniziato ad accompagnare milioni di cittadini italiani e non solo, essendo ormai un documento tecnologico utilizzato in più parti del mondo.
Implementa una tecnologia dotata di microprocessore interno contactless.
Ma lo sapevi che la carta può essere letta anche a tua insaputa?
La tecnologia contactless, infatti, permette di stabilire una comunicazione e scambio dati tra lettore e carta (in questo caso) senza che vi sia la stretta necessità di inserire il documento, in questo caso la carta di identità elettronica, in un lettore come quelli, ad esempio, ai quali siamo ormai quasi tutti abituati per autenticarci nei servizi online della pubblica amministrazione, per firmare digitalmente dei documenti informatici, per pagare con le nostre carte di credito o bancomat e prepagate e così via.
La tecnologia contactless, usata anche nelle carte di identità elettroniche, è semplice: avvicini il documento al lettore ed il gioco è fatto.
Il lato oscuro delle carte di identità elettroniche
Sapevi che vi è comunque la possibilità di essere profilati, riconosciuti ecc anche senza tirare fuori il documento?
Uno smartphone, lettore di carte di identità elettroniche opportunamente modificate o di analizzatori di varchi a lunga portata (oggi il mercato tecnologico offre la possibilità di acquistare lettori che riescono a leggere dati anche fino a 20 metri di distanza) per poter iniziare a capire molto di più su di te… sono gli unici strumenti necessari.
Come tutelarsi ed evitare di essere “letti”?
Acquistando delle custodie dotate di materiale schermante per non permette a qualunque lettore di riconoscere, quindi leggere, la tua carta di identità elettronica è l’unico modo per evitare di essere “letti a propria insaputa”.